Bencore è, fin dal 1999, sinonimo di design innovativo e performante. I pannelli compositi a struttura alveolare prodotti dall’azienda carrarese costituiscono il punto di partenza per l’elaborazione di proposte per l’organizzazione dei moderni spazi di lavoro e per lo sviluppo di sistemi di partizione mobili. Questi ultimi, alla luce delle nuove esigenze di distanziamento sociale, acquisiscono oggi un valore progettuale ancor più rilevante e ricercato.
La porta scorrevole Meli, con pannello composito ad alte prestazioni estetiche, acustiche e strutturali, è, più che un infisso interno, uno strumento tecnologico per l’interior design e l’architettura
La nuova porta Meli, che deve il suo nome al greco miele, da cui mutua il carattere fluido e trasparente, scorre su un binario a vista o incassato a parete con un lieve tocco di dita. La semplicità del gesto, però, non deve ingannare. Il sistema divisorio, così apparentemente leggero, è il frutto concreto di un’attenta progettazione, capace di bilanciare aspetti estetici e di resistenza, funzionalità, modularità, rispondenza alle più varie esigenze d’uso.
Il sistema di scorrimento della porta Meli può essere a vista (come nell’immagine) o incassato a parete
Meli, disponibile ad anta singola o multipla, inquadra in un telaio di profili di alluminio raccordati con tagli a 45 o 90° un pannello di una delle quattro linee Bencore: Lightben, dall’anima in cilindri di policarbonato trasparente, Starlight, con struttura macro-cellulare, Hexaben, caratterizzato da una struttura in alluminio a nido d’ape, ed Ecoben, il cui interno in cartone riciclato rivela gli ultimi risultati ottenuti dall’azienda nell’ambito della ricerca di soluzioni ecosostenibili, a basso impatto ambientale.
Alcune caratteristiche estetiche e dimensionali di Meli la rendono una proposta attuale e versatile per l’interior design e l’architettura: l’altezza variabile dai 210 cm standard ai 300 e l’ampiezza, per anta, variabile tra gli 80 e i 100 cm, rispondono alla necessità di frazionamento dinamico dello spazio. Se infatti i pannelli, in posizione di chiusura, garantiscono elevate performance in termini di privacy visiva e acustica, da aperti ampliano la percezione degli ambienti, disegnando in modo discreto e allo stesso tempo attuale ed elegante le loro superfici verticali.
Upset è il nuovo safety wall sviluppato da Bencore per rispondere alle più attuali necessità di frazionamento degli spazi di lavoro e di distanziamento sociale in luoghi collettivi come bar, negozi e ristoranti
Avete mai sentito, ultimamente, il termine safety wall? È probabile che la risposta sia affermativa, soprattutto se vi occupate di progettazione di spazi privati o pubblici in cui è prevista l’affluenza e la permanenza di più persone. I safety wall, infatti, sono delle barriere divisorie che, opportunamente posizionate in un ambiente, possono consentirne l’uso in sicurezza, anche quando, come oggi, le necessità di distanziamento sociale sono alla base della fruizione degli spazi collettivi.
Bencore, nell’ambito della collezione Smart Office, propone il nuovo divisorio mobile Upset, costituito da due elementi semplici ed essenziali: un pannello composito con struttura alveolare – da scegliere e personalizzare pescando nel catalogo delle linee Starlight, Lightben, Ecoben ed Exaben – e un supporto in acciaio cromato o colorato, personalizzabile secondo l’ampia offerta della palette RAL. Il supporto, inoltre, è dotato di un pratico sistema a molla che consente il montaggio e lo smontaggio in tempi rapidi e risponde alla necessità attuale di configurare più volte gli spazi secondo layout calibrati in ragione della loro capienza e destinazione d’uso.
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