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Luci della città: la tecnologia le fa belle, modulari, personalizzabili

13 ottobre 2020

Probabilmente non è qualcosa a cui i progettisti sono abituati a pensare con facilità, ma anche le luci della città, destinate a illuminare e rendere sicuri e facilmente fruibili gli spazi collettivi all’aperto, possono essere studiate come si farebbe per un insieme di ambienti interni, accoglienti e dotati di ogni comfort, visivo e non solo.

 


Ciascuno di noi, vivendo gli spazi della propria città, sviluppa con essa un rapporto di empatia, che può essere rafforzato dal senso di benessere e sicurezza dato dalla corretta progettazione di ogni suo elemento.
© Foto: Yasmin Bouharras

Cos’è lo spazio pubblico delle città, fatto di strade, marciapiedi e piazze, se non la naturale estensione verso l’esterno delle nostre case, aggregate in edifici collettivi o disseminate in modo più o meno intensivo sul territorio urbano?

 

Alla risposta affermativa a questa domanda, che presuppone una sorta di assunzione di responsabilità etica e sociale, non può che seguire la stessa attenzione progettuale alla scelta dei colori, dei materiali, dell’arredo e dell’illuminazione degli esterni che solitamente si riserva agli ambienti interni, domestici o con altra destinazione d’uso.

 

Ogni elemento architettonico va inserito nell’ambito di un insieme coordinato ed equilibrato, che tenga conto, oltre che della durevolezza, della funzionalità e della sicurezza, anche di aspetti inerenti alla sfera percettiva ed emotiva. Viviamo ogni giorno le nostre città, infatti, interagendo con tutto ciò che le disegna e le rende riconoscibili e, in un certo senso, familiari. Lo sa bene chi, ogni giorno, percorre sempre lo stesso tragitto per recarsi sul posto di lavoro.

 

Tra gli elementi più rilevanti nello spazio urbano un posto sul podio è di certo occupato dall’illuminazione. La giusta luce, ben progettata e funzionale a ruoli specifici e definiti, può farci percepire ciò che ci circonda in modo positivo, favorendo l’interazione sociale e aumentando il senso di benessere e sicurezza. Alcuni progetti recenti, sviluppati a livello internazionale, sembrano aver colto questa sfida che, allo stesso tempo, è anche un’opportunità di studio e riflessione sullo spazio urbano moderno.

 


Il paletto luminoso Nebula di Neri integra un corpo illuminante a due sorgenti luminose, che possono essere controllate insieme o separatamente.
© Foto: Hufton + Crow

 

La frammentazione funzionale e spaziale e le caratteristiche storico-architettoniche specifiche di ciascuno spazio urbano richiedono soluzioni personalizzabili, preferibilmente modulari, componibili e, a richiesta, modificabili nel tempo, in parallelo con l’emergere di esigenze di volta in volta diverse.

 

Nel campo dell’illuminazione urbana un progetto sviluppato da SOM con l’azienda italiana Neri, sembra aver dato una risposta efficace a queste richieste.

 

Il progetto si chiama Nebula, è del 2020 e, per il suo carattere innovativo, si è aggiudicato il German Design Award 2021. Si tratta di un sistema per l’illuminazione urbana che può essere liberamente composto e accessoriato con una serie di componenti tecnologiche, che spaziano dai dispositivi illuminanti agli elementi per l’arredo urbano, la diffusione sonora, l’integrazione del verde e la sicurezza.

 


I pali modulari ad anelli del sistema di illuminazione Nebula di Neri.
© Foto: Neri

 

Alla base del sistema c’è il palo che, invece che presentarsi come il classico elemento a forte sviluppo verticale che conosciamo, è in realtà costituito da una serie di anelli capaci di integrare a diverse altezze gli elementi che dicevamo, esprimendo una flessibilità di progettazione e d’uso inaspettata.

 

Per l’illuminazione, in particolare, sono disponibili 3 diverse soluzioni: Small, Large e la poetica Venezia, declinata in un rosa trasparente che ricorda le antiche lanterne lagunari.

 

Oltre ai pali sono disponibili a collezione i paletti luminosi e i segnapasso, utili per dare risposta alle esigenze di progettazione di spazi esterni di dimensione più contenuta, in cui la componente d’ambito si rivela essenziale alla buona riuscita percettiva ed emozionale del progetto.    

 

www.neri.biz

 

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